domenica 17 novembre 2013

I cattivi incendiari

In un discreto numero di film d’azione americani, i cattivi incendiari cospargevano con cura di benzina le case, le macchine e le stazioni di servizio a cui avrebbero dato fuoco a breve. La perizia con la quale agivano era, a mio particolare avviso, pari alla leggerezza con cui rifondevano i propri accendini zippo.
Essere cattivi non è un mestiere facile: richiede distacco, freddezza e una cospicua quantità di rabbia, almeno nei film d’azione americani. Ma anche una grande capacità di separare il lavoro di cattivo dal proprio tempo libero, suppongo. Il cattivo incendiario ha uno zippo, che probabilmente non gli è stato regalato per il suo compleanno, o donato dalla sua fidanzata cattiva: il cattivo incendiario è andato dal tabaccaio (indifferente o cattivo a sua volta) e ha comprato uno zippo per accendersi una quindicina di sigarette prima di dare fuoco al suo obiettivo. Ora probabilmente uno zippo è lo strumento ideale per portare a termine determinati tipi di lavori, magari più affidabile di una confezione di fiammiferi da minimarket, non ne ho certezza, ma credo che a rendere cattivi sia l’incapacità di legare le proprie cose ad un ricordo. Incendiari non lo so.

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