lunedì 8 dicembre 2008

suonatela, grazie.

Mi sveglio la mattina

E il mio pensiero è per te

Non posso fare altro

Se un supporto non c’è

 

Esco a far la spesa

Ma il carrello mio è in difesa

Me ne devo stare buona

Niente bottiglie coi nomi di persona

 

Alla sera sembro alieno

Ma io posso farne a meno

Mi divertirò lo stesso

Non vedrò il mio amico cesso

 

Io da ieri son cambiato

Non son più un alcolizzato

E nei pub chi mi consola

È una sana cocacola

 

RIT

Noi guardiamo già al domani

Salutando con le mani

Siamo sobri e giovani

 

Siam simpatici e salubri

Se esci fuori poi ti copri

Siamo giovani e sobri

 

 

Oramai lo sai appartengo

Ad un circolo a cui tengo

Me ne esco con gli amici

E riusciamo a esser felici

 

Con la briscola e la scopa

Poi un po’ ci si riposa

Poiché arriva Gianmatteo

E si gioca a scarabeo

 

Ora sono più contento

Rido ebete ma mi tengo

Quindi adesso vado a casa

E farò tabula rasa

 

Mi dispiace un po’ però

Per la grappa che ancor ho

Io la voglio salutare

E lasciatemi ubriacare!

RIT

domenica 9 novembre 2008

intervallo

Non credo che tu sia stupido ma, credimi quando te lo dico, io difenderò allo stremo il tuo diritto di essere stupido!
Con questa frase Franz si allontanò sorridente e pieno di sé, lasciando attoniti i pochi presenti al suo delirio. Punzecchiando se stesso era solito arrivare a vette di idiozia inespresse, ma non per questo rinunciava a drogarsi; ma non beveva, anzi, si riteneva molto offeso quando per strada lo bollavano come ubriacone, inutile dire che solitamente questo genere di discussioni si concludeva in rissa. 
Non vogliamo però stare qui ad analizzare la poetica esistenza e il simpatico quanto birichino carattere di Franz, nonostante ciò sembrasse palese ai vostri giovani occhi, bensì lo scopo di queste parole scritte è, esattamente come i più arguti di voi avranno intuito, farvi perdere del tempo. Immaginate solo per un attimo la possibilità che vi si offre: dimenticate per sette minuti la vostra squallida esistenza e potrete sfogarvi sull’idiozia di chi scrive puttanate su un tossicodipendente in vena di escursioni dialettiche quantomeno improbabili. 
Immaginate. 
Non trovate sia fantastico?
A meno che non vi riconosciate in uno qualsiasi dei soggetti di cui si discorre. Ma non abbattetevi, non si ha intenzione di rubare il vostro tempo ancora a lungo, davvero: tornate pure davanti alla televisione.

giovedì 9 ottobre 2008

la società del consumo

La nostra società dovrebbe vergognarsi di esistere, e questa vergogna dovrebbe nascere da semplici fatti fondamentalmente inspiegabili:

La sovrapproduzione
L’inscindibilità di un qualsiasi elemento dal sistema
La formula 1

Tendenzialmente, per un uomo che abbia letto almeno una volta il manuale delle giovani marmotte nella sua vita, non dovrebbe risultare oltremodo complesso smontare e deridere in pubblico o nella propria misera follia il sistema capitalistico. Partendo da un qualsiasi argomento, sia chiaro: dal gatto di mia nonna alle api ruotanti sulle culle dei neonati.

- la mia macchina inquina poco

- si? Inquina comunque.

- beh… ma in…

- per non parlare del processo di produzione della tua macchina, quanto avrà inquinato la tua macchina prima ancora di essere uscita dalla fabbrica?

- …

- probabilmente molto di più di quanto tu riuscirai ad inquinare in dieci anni di giri dell’isolato

Si evince dunque che il problema fondamentale risulta essere l’eccessiva responsabilizzazione del semplice uomo da parte dei media, su temi molto più grandi di lui. Scaricabarile. Multinazionali inquinanti controllano i media che inculcano nell’impiegato l’idea che lui è malvagio, che commette un omicidio ogni volta che lascia un led rosso accesso, che lascia morire dozzine di bambini africani ogni qualvolta si fa una doccia. Lobotomia. Spegnere tutti gli elettrodomestici staccando la spina, non chiedersi perchè siano stati fabbricati in maniera da consumare anche quando spenti. È fatta: ora noi multinazionale si pianta una bella foresta per recuperare i danni fatti da voi, spreconi che non siete altro, e così ci ricaviamo anche qualche credito CO₂.
Cerca di sentirti in colpa in maniera differente.

lunedì 6 ottobre 2008

domenica 7 settembre 2008

vuoto a perdere

Era un contrabbandiere di pensieri inutili, ma tutti ormai gli erano affezionati, e continuavano dunque a recarsi al suo angolo ad acquistare a buon prezzo pensieri farlocchi o vere e proprie puttanate. Un bel giorno il nostro contrabbandiere decise di dare una svolta decisiva alla sua carriera: da quel momento in poi, i pensieri che avrebbe contrabbandato non sarebbero più stati semplici pensieri venduti a poveri cristi in cerca di distrazioni, ma avrebbero formato, una volta incontratisi tra di loro, una grande catena di pensieri inutili e superflui; una montagna di idiozie, un delirio di cretinate tanto grande da poter riprodursi e espandersi e autogestirsi. In questo modo il nostro furbo contrabbandiere poté andare a godersi una meritata pensione in qualche isola sconosciuta ai più, distratti, loro, dalle più immense cavolate che si propagavano nell’etere andando a riempire le tasche del nostro simpatico vecchietto.

mercoledì 3 settembre 2008

nostalgia baguette

Ci ha sperato, ci ha quasi creduto, le ha provate tutte pur di non prendere quell'aereo. Effettivamente forse avrebbe sofferto un pò di meno, se fosse riuscito a rivedere tutte le sue foto una volta ritornato nella sua non-parigina realtà.

domenica 24 agosto 2008

scarabocchi

Mitch continuava a scarabocchiare il suo foglio nervosamente.

- perchè continui a scarabocchiare il tuo foglio nervosamente?

- per lo stesso motivo per cui i tuoi genitori ti hanno dato il tuo nome, Ludwig

- perchè i miei genitori mi hanno dato il mio nome?

- perchè sono stupidi

- offendendo i miei genitori dai dello stupido a te stesso

- e ti sembra una cosa intelligente?

- …

- appunto

martedì 29 luglio 2008

Oroscopo delle vacanze

ARIETE
Senti la mancanza di un aiuto importante, ma non vantartene; il rischio è quello di rimanere senza voglia di bruciare legna ai falò

TORO
Il momento è favorevole per gli accoppiati: approfittate del momento per cercarvene un'altra o per seppellire la vecchia

GEMELLI
Tendenzialmente timidi, il mese estivo vi carica di ambiziosa nullafacenza; cercate di non soffrire il freddo e usate prudenza in genere

CANCRO
La vostra indole crudele vi porta in maniera piuttosto naturale ad essere disponibili con gente poco raccomandabile, calma coi drink analcolici

LEONE
Sentivi proprio il bisogno di staccare la spina e concederti momenti di riflessione intensa. E rilasssati, cazzo

VERGINE
Consideri importante l’apparire, per questo eviti di concederti al pubblico. Se soffri il sole, dormi

BILANCIA
Accumuli mesi di prevaricazioni e ingiustizie, approfitta delle vacanze per sfogarti su chi a colpo d’occhio è più stupido di te

SCORPIONE
Pretendi solo il meglio da tutto ciò che fai, non credi nella pigrizia estiva; evita di prendere treni

SAGITTARIO
Pagheresti per perderti in un’avventura estiva, ed è proprio ciò che farai

CAPRICORNO
Attento ai microclimi, potresti risentire più avanti: cerca di cambiare stanza il meno possibile. Farai felice te stesso e i tuoi vicini

ACQUARIO
Contagiosa euforia in queste agognate vacanze: smettila di portare sempre tu l’alcool e dedicati ad attività meno impegnative

PESCI
Senti la stanchezza accumulata nella pulizia della camera, è arrivato il momento di sconfiggere l'ipocrisia, ma non per te

domenica 27 luglio 2008

L'inno di Lebosq

lebosq condivide l'inno dedicatogli da Molengai




lebosq dice grazie e saluta tutti gli amici di plurk

giovedì 17 luglio 2008

cose che capitano

Avevano il brutto vizio di trasformare tutto ciò che facevano in un totale fallimento.
Non è che fossero proprio dei reietti, ma riuscivano sempre in qualche modo a sbagliare; così un giorno, dopo essersi finalmente resi conto che il loro operato era inutile e perfino dannoso per la società, riuscirono a diventare ricchi sfondati.

mercoledì 9 luglio 2008

la poesia dell'estate

Michele ha comprato
una casa in città
E sa che di pagarla
un giorno finirà
Ma intanto è in vacanza
sul lago di Aral
Si sta prosciugando,
ma lui non lo sa

Lui pensa ai suoi vecchi
Lasciati in città
Che fermi ad un banco
del supermercato
Fanno amicizia
Con del pesce congelato.

Intanto si tuffa
nel lago salato
Ricorda il suo cane,
che l’ha abbandonato
Il mutuo e le tasse
pagare dovrà
Con uno stipendio
che ancora non ha.

Si sente sconfitto
da una società
Che lo vuol triste,
e disoccupato
In vacanza su un lago
prosciugato

venerdì 4 luglio 2008

sabato 28 giugno 2008

fatalità

Senza alcuna certezza, il nostro si dirigeva verso un futuro che nessuno si sarebbe mai immaginato per lui. Decise che quello che stava per compiere era inevitabile, dettato da un'entità superiore, non procrastinabile; fu così che prese la lametta, e si avviò in bagno. Allo specchio, diede un ultimo saluto al volto che tutti avrebbero sempre ricordato.

Una lacrima solcò il suo viso, mentre agitava la schiuma da barba.

mercoledì 11 giugno 2008

sicuramente giovane

C’era una volta uno sicuramente giovane, ma tendenzialmente poco propenso a una qualsiasi forma d’interesse verso i fatti propri. Ebbene, questo sicuramente giovane provava un forte senso di nausea ogni qualvolta gli si presentava davanti una scelta: che si trattasse di decidere tra il rosso e il nero, tra cane e gatto, tra cesso e bidet, puntualmente vomitava in entrambi. Era turbato da questa sua reazione, e in effetti invidiava anche un po’ gli altri sicuramente giovani che prendevano sempre decisioni chiare e sambuca molinari senza per altro vomitare. Ma in fondo questa sua situazione non gli dispiaceva poi troppo, nel senso che poteva facilmente esimersi da decisioni importanti, e quindi tendenzialmente cagacazzi, semplicemente vomitando. La morale della favola, se questa è una favola, e se c’è una morale, sarebbe che, praticamente, l’unica cosa sicura è che si è giovani, poi ci doveva essere qualcosa sul vomito e le decisioni che non si prendono, però non mi viene in mente.

lunedì 2 giugno 2008

Noi Puffi siam così (marxisti)

Generazioni di bambini non hanno potuto fare a meno, nelle lunghe ore trascorse in balìa della baby sitter preferita dalla società del consumo, di inciampare e ritrovarsi nel magico mondo incantato dei Puffi.

Grande Puffo in una posa
di autocompiacimento
I Puffi, allegri esserini alti su per giù due mele o poco più, vivono la loro esistenza in un bosco da qualche parte dell’Europa; posto ciò, il nostro obiettivo è quello di analizzare come si svolgeva la loro esistenza. Innanzitutto è necessario constatare che tutti i Puffi si assomigliano: maschi, nani, pelle blu, cappello e calzoni bianchi, e solo qualche accessorio personale che ne definisce il carattere. I Puffi riproducono gli archetipi della gente comune: c’è Puffo Pigrone, Puffo Burlone, Puffo Inventore, Puffo Golosone e via dicendo. L’amena comunità di gnomi è sapientemente guidata dal saggio Grande Puffo: 542 anni, cappello rosso, lunga barba bianca e tutta l’aria di chi da giovane si è fatto un mazzo così per portare avanti la baracca. Bene, sarebbe fin troppo facile accostare la figura del Grande Puffo a quella di Lenin o Marx, e in effetti andando ad esaminare le abitudini e lo stile di vita dei puffi, questa similitudine risulterà addirittura ovvia. Ma andiamo a vedere: nella società dei Puffi non esiste denaro e vige la condivisione dei beni, ognuno è utile alla comunità nel piccolo della sua peculiare abilità, nessun puffo, neanche il più idiota, viene emarginato ed è dunque immediato pensare che nel villaggio dei Puffi si realizzi inevitabilmente l’utopia trasmessa dal motto "Da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni". E’ fondamentale a questo punto notare che nella lingua ufficiale dei puffi esiste un solo verbo: puffare. Il nostro amico blu cappelluto non martella, non cura, non si ingegna, lui puffa: i nani saltellanti non fanno alcuna distinzione tra attività manuali e intellettuali, entrambe hanno la stessa identica importanza, non sono scindibili, l’una dipende dall’altra. D’altra parte Puffetta svolge il lavoro più sacro, quello che non può avere mai nessun prezzo, la missione di prendersi cura di tutti i compagni Puffi, affamati o ingrifati che siano, e non a caso è l’unica femmina. In quest’ottica si può tranquillamente accostare la figura di Quattrocchi a quella di Trotsky, ma non abbiamo ancora trattato la questione Gargamella.

Gargamella, nella sua immensa malvagità, ha un solo scopo nella vita: quello di catturare i Puffi per trasformarli in oro. C’è bisogno di spiegare ancora? Va bene…Il brutto stregone incarna lo spirito del capitalismo (ma va!), il suo destino è quello di inficiare il meccanismo perfetto del Socialpuffismo per ricavare dal lavoro dei puffi quel maledetto plusvalore, unica fonte del profitto, la cui realizzazione ed accumulazione costituiscono il fine essenziale del capitale.

sabato 24 maggio 2008

il contatto con la realtà

Ho perso il contatto con la realtà, non dico nulla di nuovo. Non permetterei mai a nessuno di influenzare una scelta che riguarda me in maniera diretta o meno. Belle parole, certo, tanto belle quanto false; non sono più in grado di capire cosa è meglio per me, per noi. Non ho il controllo delle mie libertà, non ho scampo nella trappola costruita su misura per me. È inutile inveire in maniera indecorosa contro qualcosa che non sai nemmeno se esiste, di fatto non sei nulla, un nulla in un mondo vuoto: curiosamente, una volta che si riesce a capire ciò la cosa si complica in maniera esponenziale, prende una piega che neanche la persona che più ti odia potrebbe augurarsi per te. Non sei più in grado di agire, né di reagire, non riesci a proferire parola, non vuoi o non puoi. Sai che ogni cosa che fai e non fai può ritorcersi contro di te in maniera mille volte peggiore, sei vittima delle tue stesse azioni, incapace di eseguire un comando, di meditare, di concepire qualcosa, di vivere. Allora decidi che è il momento di finirla, di cambiare aria, di cambiare tutto, non riusciresti a convivere un minuto di più con questa apatia, ti dici che saresti disposto a tutto pur di rompere col presente e col passato, faresti di tutto ma al momento ti manca la voglia, prevale il sentimento di noncuranza che , diciamocelo, ti accompagna da una vita. Non riesci più a ridere, non riesci più a scrivere, fai la spola dal letto al frigorifero. Vorresti commettere un reato, ma di quelli grossi, mica fesserie da qualche mese di carcere; roba seria, da far impugnare le armi a un gruppo di persone, trascinarli con te a seguire un ideale probabilmente fasullo, ma che sai che può tenerti in vita: cerchi convinzione nel numero, certezza nel gruppo, non puoi fare a meno di credere in un progetto che trovi sostegno di qualcosa, qualcuno. Persegui i tuoi obiettivi, credi nei tuoi mezzi, non ti arrendi alle prime difficoltà, forse alle seconde, di sicuro alle terze o fai finta di niente, ti escludi dal mondo, leggi sempre lo stesso libro, non cerchi distrazioni, alternative. Ti convinci della bontà dei tuoi atti, riesci a convincere gli altri, continui a portarli con te verso un traguardo, un punto limite, fittizio, almeno fino a che non risulteranno un peso morto, fuorviati, loro, da altri pensieri, da misere preoccupazioni giornaliere. Uccideresti, per riuscire a preoccuparti, venderesti l’anima a diavolo se non scoprissi che tu sei un diavolo, un essere che non vuole appartenere, ma allo stesso tempo ne ha bisogno, un bisogno impellente, che lo porterà alla follia prima che possa rendersene conto.

lunedì 12 maggio 2008

Coraggio

Non provare neanche a compiacerti delle tue azioni, tutto ti si ritorce contro. Prima o poi.
Ci vuole davvero un bel coraggio ad ammettere gli errori, nonché una buona dose di noncuranza mista a ingenuità; poi ovviamente si cerca di non ricascarci, ma non ci si può riuscire sempre. Questo mondo non è stato progettato per chi perde le occasioni, né tantomeno per chi lo fa di proposito. E ci vuole davvero un bel coraggio.

venerdì 2 maggio 2008

Oroscopo

ARIETE
Conseguenza del tempo che passa, la voglia di continuare a fare qualcosa di inevitabilmente utile va scemando, se non diventando una cosa sempre più difficile da attuare. Se siete irrimediabilmente coinvolti in un sistema di ricerca di utilità, prendetevi un altro giorno di festa.

TORO
La moda logora chi non ce l’ha, vittima di un’ignoranza catastrofica; lascia perdere compagnie frivolmente simpatiche e comincia a controllarti. Nel caso ciò riuscisse difficile, continua pure, ma cerca di sembrare più antipatico.

GEMELLI
Gli astri non ti aiutano certo in questo periodo, e preferiresti startene a lavorare in miniera; le presenze a te estranee continuano a presentare un certo fascino e terrore allo stesso tempo. Prendi una strada e seguila, cazzo.

CANCRO
In controtendenza rispetto al resto dell’umanità, la tua voglia di esprimerti è pari a quella di pulire la lettiera del gatto. Nel dubbio di un doloroso risveglio, cerca di continuare a dormire, o almeno leggi un libro, ma sempre nel letto.

LEONE
Le congiunzioni dei pianeti ti sono quasi del tutto favorevoli, approfittane per trovare una spiegazione a molte esistenze, la tua compresa. Nell’amore non siate remissivi, non c’è pericolo di successo.

VERGINE
Il contatore della tua resistenza settimanale sta raggiungendo il limite; comincia a preoccuparti di chi vuoi far fuori, consciamente o meno. Le influenze che ricevi dall’esterno ti risulteranno utili come la puntura di un calabrone.

BILANCIA
Il consenso degli astri è con te, e per ora solo quello. Non perdere le speranze di portare a termine l’unica cosa stupida che stai facendo, l’orgoglio ne uscirà rinfrancato; in amore, le conseguenze dell’ultima sbornia avranno un effetto inaspettato.

SCORPIONE
Controllate il livello della vostra umiltà, potrebbe essere causa di indicibili disgrazie. Se avete un parente, non telefonategli; in caso contrario, cercate un barbone e provate a farlo diventare direttore generale della vostra azienda, immaginaria o non.

SAGITTARIO
Il complesso di inferiorità che ha contraddistinto la collisione tra Urano e i resti di Hubble, va finalmente placandosi, rendendovi più congeniali ad un ipotetico partner. Nella vita di tutti i giorni cercate di ampliare il vostro giro, senza fare il biglietto.

CAPRICORNO
La vostra volontà di confrontarvi con la vita è tanta, i rifiuti in Campania sono tanti; non tentare di far nulla che sia contrario ad una sana etica cattolica, potresti ritrovarti invischiato in un turbinio di responsabilità.

ACQUARIO
L’eleganza tipica del vostro segno verrà inevitabilmente corrotta da un trafficante di sostanze illegali; se sei in piazza con gli amici non meditare, altrimenti non farlo comunque, potresti compromettere la tua immagine di serietà.

PESCI
Il sole ti invia chiari messaggi riguardo la tua essenza di fannullone, se non riesci a coglierli puoi evitare di preoccuparti; se ci riesci, nel dubbio apri uno stabilimento balneare in società con qualche amico. Te ne saranno grati.

giovedì 17 aprile 2008

punti di vista

Dimostrarono tutti una grande voglia di lavorare, nonostante non sapessero bene quale sarebbe stato lo scopo da raggiungere. Ma in effetti, col passare del tempo, si resero conto che non gli interessava, o che comunque gli sarebbe convenuto non interessarsene; in questa maniera continuarono i loro mestieri, incuranti di quanto fossero valutati, di perché lo fossero e di chi li pagava.
A un certo punto un gruppo di loro si rese conto che mancava qualcosa, che non poteva andare avanti così, che era necessario fermarsi.

La pausa pranzo fu chiamata puntualmente, al solito.

mercoledì 2 aprile 2008

Fastidi

Se senti un leggero fastidio dentro di te, no, non è per forza il cancro, potrebbe anche essere un bisogno che non hai mai creduto di avere, una necessità insita in tutta la specie umana che vuole manifestarsi proprio in te.
Nel dubbio, meglio una visita.

domenica 23 marzo 2008

Bisogni

Beh dai è inutile girarci intorno, tutti quanti abbiamo avuto e abbiamo ancora la necessità di liberarci di qualche rifiuto tossico, che sia il vostro figlio eroinomane o un semplice laterizio di amianto.

lunedì 10 marzo 2008

Facta, non pugnettae

Chiarissima preside,

Tutti gli studenti del III anno, impegnati nel corso di Teoria e Storia dell'Architettura da Lei tenuto, le scrivono questa lettera con una mano sul cuore ed una sulle parti che si è soliti sfiorare in vetusto gesto apotropaico. Ci preme particolarmente esprimerLe il nostro sempre più profondo sentimento mistico, che viene a crearsi durante le lunghe ore di intense lezioni; un sentimento, quasi una irresistibile tentazione di riconciliarsi con la grandezza dell'Uno, del Demiurgo, del Primo motore Immobile, insomma con Dio (o meglio con colui che diventa ciò che diventa) ci attanaglia ascoltando la Sua fin troppo rassicurante voce, la quale riempie le nostre giornate, altrimenti vane, di numerosi concetti che chiunque soffra di insonnia vorrebbe ascoltare comodamente disteso nel suo giaciglio.

Cordiali saluti

lunedì 25 febbraio 2008

Misto nicotina e diossina

Mi piace immaginare scenari paradossali, in cui gli uomini non riescono a percorrere due metri senza infierire ancora e ancora sull’ambiente; in cui un qualsiasi distributore automatico contiene abbastanza cibo da sfamare un villaggio africano. Poi per fortuna ritorno alla realtà, una qualsiasi, di nuovo.

mercoledì 13 febbraio 2008

Atarassia

Il mondo va a rotoli, ma l’incapacità di preoccuparmi resiste così bene, mi da sicurezza.

Sono quei giorni che non puoi fare altro che meditare su come salvare il mondo, avendo peraltro la certezza che non farai mai nulla di concreto. E penso che sia strettamente legato al fatto che gli errori non possono essere perdonati. L’uomo sbaglia, qualsiasi cosa faccia, fa un lavoro imposto da una società imposta, che consuma risorse e produce merda; e viene colpevolizzato, a tal punto che dovrebbe vergognarsi di fare la doccia la mattina. Ma perché? Perché ogni volta che si apre un rubinetto o si lascia la luce accesa l’umanità fa un altro passo verso l’estinzione?
Mi scoccio di scriverlo, lo lascerò dire a voi.

domenica 10 febbraio 2008

lunedì 4 febbraio 2008

Intorni

Demistificazione di figure pseudo-dominatrici che, in effetti, andrebbero bene per pulire i marciapiedi.

Se siete davvero convinti delle vostre ragioni, del vostro potenziale e siete soltanto vittime di un sistema altamente limitante che impedisce la libera realizzazione della personalità all’interno di schemi non coibentati, allora smettete di crogiolarvi nell’idiozia altrui e cominciate a farlo nella vostra.
Darà molte più soddisfazioni.

giovedì 31 gennaio 2008

Dignità

Era una giornata buia e tempestosa, anzi no, era giorno e c’era un bel sole, e la metrologia continuava ad essere la scienza che si occupa dello studio di principi. Si era nella prima dinastia egizia e Filippo non ha un cazzo. Il buon Pippo, il nostro protagonista era un povero scazzato, che era solito raccogliere limo dal Nilo o nilo dal limo, come capitava. Una bella mattina, controllando il portafogli del suo nemico Andro, lasciato incustodito, scoprì i malefici progetti di conquista del mondo coi router. Andro progettava forse di bere ettolitri di birra e prodursi in un’incredibile serie di router da guinness (la birra) per far sottomettere il faraone. Dunque Pippo, prima che qualsiasi cosa potesse accadere, opta per un dignitoso suicidio.

FINE

mercoledì 30 gennaio 2008

martedì 29 gennaio 2008

Desidera?

Non è un problema, non sapendolo spiegare, è probabile che semplicemente il problema non esiste. D’altronde non credo che problemi di sintassi possano effettivamente definirsi tali, sono ben altri i problemi, a saperli spiegare.

giovedì 17 gennaio 2008

The farm of the SUN

Il nuovo grande reality della “LUIGI VANVITELLI’S PRODUCTIONS”!

Immersa nel fantastico scenario bucolico dell’agro aversano, una sterminata campagna addobbata per l’occasione con coloratissimi e olezzosi cumuli di rifiuti umidi, si erge l’antichissima fattoria G##########. Questa bellissima struttura, venduta alla nobile dinastia dai precedenti proprietari arricchitisi dopo aver coltivato nel terreno circostante degli straordinari frigiarelli parlanti, per altro insigniti tutti di una laurea honoris causa in architettura (alcuni operano tuttora nei dintorni della fattoria), ospiterà dei coraggiosi concorrenti che come unico scopo avranno quello di riuscire a mantenere la calma degna di un filosofo zen, e possibilmente di laurearsi prima di morire di cancro. I nostri protagonisti saranno dunque sottoposti a pressioni inaudite, nonché a ingiustizie colossali perpetrate da zii, cugini, padri, nipoti e fratelli del terribile fondatore/fattore Alfonso G##########, che col suo trattore sarà comunque sempre pronto ad eliminare a suo piacimento concorrenti sgraditi.
NON PERDETELO!

Prossimamente su TeleMenodibrutto!

giovedì 10 gennaio 2008

Complimenti per il tuo cervello da "ecoballa"!!!

"Non è inutile che torni, c'è un sacco di immondizia che ti aspetta!"

Bene. La frase evidentemente si presta a svariate interpretazioni, andiamole ad analizzare.
Posto che la prima parte della frase difficilmente può cambiare di significato, ci concentreremo sulla seconda parte (c'è un sacco d'immondizia che ti aspetta!).
Dunque, il primo aspetto, senz'altro di fondamentale importanza per la lettura, è l'interpretazione della parola sacco: un sacco di immondizia inteso come un sacchetto, oppure come un cumulo di rifiuti? Volendo prendere per buona l'interpretazione del sacchetto, avremo una frase che suonerebbe nel cervello del lettore più o meno così: "non è inutile che torni, ho qui un sacchetto di spazzatura da portare fuori, fammi questo favore!". 
Diversamente, leggendo la parola sacco nella maniera che in questo momento di emergenza rifiuti ci sembra più ovvia, scopriremo la chiave "sottilmente ironica" del significato della frase. 
Ma andiamo a vedere: questa frase, usata come commento ad un post di un amica che studia fuori, faceva riferimento ad un passaggio "mi si dice...è inutile che torni..." ma la risposta è...beh la sapete, e affermando che c'è un sacco di immondizia che l'aspetta si va a creare un semplice giochino fine a se stesso: quello di creare un doppio senso tra la spazzatura di Napoli e gli amici che vivono li, simpaticamente accostati ai rifiuti.
In tema di rifiuti, mi rifiuto di andare oltre.

sabato 5 gennaio 2008

Le Palle dei Paletti (sei una testa di cazzo) - Sciaining OST

Nei quartieri di questa città
i paletti sono fradici, si sa
è colpa della salsedine
E ti trovi a via Caracciolo
ed un palo ti taglia la strada
e se muori so un pò fatti tuoi
non hai messo il casco

Sei una testa di cazzo
hai capito l'andazzo
sti paletti del cazzo
chiamo Piero Marrazzo
anche se sta nel Lazio
anche se sta nel Lazio...

Nei rioni di questa città
la monnezza regna, si sa
ma nisciun' sa vo' maje piglià
prima o poi ce l'amma magnà
e se a questo aggiungi i paletti
non prenderanno mai i cassonetti
perchè il camion è fermo si sa
sul lungo mare...

Sei una testa di cazzo
hai capito l'andazzo
questi camion del cazzo
chiamo Piero Marrazzo
anche se sta nel Lazio
anche se sta nel Lazio...

MI MINORE
LA MINORE
DO
RE
FA
SOL
LA MINORE
DO

mercoledì 2 gennaio 2008

Sciaining

Il giovane Jack Daniel vive la sua tranquilla vita da omosessuale dichiarato dopo essere finalmente riuscito ad aprire il suo albergo. Egli dunque trascorre le sue giornate aspettando che finalmente qualche cliente avventuroso capiti dalle sue parti, qualcuno che sia pronto, oltre che a fornire i propri soldi, anche a soddisfare, volente o nolente, le sue esigenze represse per tanto tempo nelle aule buie degli istituti scolastici gestiti dalle suore. Nel suo albergo lavora come cameriera una sua coetanea lesbica ... , che è stata scelta proprio da Jack, oltre che per la sua simile storia infantile, anche per l'atavico terrore che una donna possa tentare le proprie virtù.
In questo scenario di tensione ed attesa si inserisce provvidenzialmente per il nostro eroe una coppia di novelli sposi, reduci da una relazione mal vista da entrambe le famiglie di appartenenza, e freschi di una cerimonia clandestina in cerca di un rifugio per un paio di notti. I due, Philip Morris e sua moglie, neanche immaginano a cosa andranno incontro varcando la soglia dell'albergo, ma presto intuiscono che non si tratta di nulla di positivo. Jack adocchierà subito Philip, attratto dalla sua figura di businessman sicuro di se e lanciatissimo nel mondo del lavoro e troverà in lui oltre che una mera attrazione fisica, anche un richiamo alla figura paterna, di cui ha tanto sofferto la mancanza negli anni in cui ne avrebbe avuto più bisogno. Il nostro giovane albergatore svilupperà dunque una vera e propria ossessione nei confronti di Philip, tanto da arrivare al punto di avvalersi dell'aiuto della cameriera pur di ottenere ciò che da ormai troppo tempo gli manca.