mercoledì 1 luglio 2020

Della normalità in tempo anormale

Non è facile essere una persona normale in questi anni complicati. Cosa sia normale poi è particolarmente difficile da stabilire in un mondo dominato da logiche di profitto completamente slegate dalla natura e in preda, in questo particolare momento, ad una pandemia che non si ha ancora idea di come affrontare. Scendendo nel dettaglio, il microscopico pezzo di vita che mi trovo ad affrontare non acquista in alcuna maniera un senso più normale, come se tutta l’esistenza umana fosse pervasa da una follia sulla quale essa si adagia e si lascia trasportare, affidandole in fondo il compito più gravoso: quello di andare avanti. A questo punto il gesto più folle diventa quello più normale del mondo e allora ci si trova in un loop di cose che non vanno mai come veramente vogliamo. Tutto ha così poco senso e così poca voglia di acquisirlo che non vale la pena di rivedere la punteggiatura, non cambierebbe nulla.