lunedì 7 ottobre 2019

Oroscopo di Ottobre

ARIETE

Sei costantemente alla ricerca della cosa perfetta; non aspettarti alcuna buona notizia nell'immediato.

TORO

Capisci le cose sempre con un pizzico di ritardo e tanto basta per sentirti un idiota. Probabilmente lo sei, ma non nella maniera che credi.

GEMELLI

Hai rinunciato alla normalità e persegui obiettivi sempre più strani, probabilmente le cose non miglioreranno quest'anno.

CANCRO

Tendi a decidere sempre per tutti, attirandoti le antipatie di chi ti sta intorno: sempre meno persone.

LEONE

Non condividi l'idea di realizzazione standard della gente della tua età e persegui un esistenza meditativa. Continua finché ne hai la possibilità.

VERGINE

Le tue prospettive di vita di coppia sono minime. Reagisci al conformismo ma cerca di trovarti uno ricco.

BILANCIA

Consideri di vitale importanza raggiungere la serenità spirituale; prova invece a concentrarti su quella materiale, possibilmente con più successo.

SCORPIONE

Ti piacerebbe tantissimo poter decidere da solo della tua carriera, ma probabilmente sbaglieresti tutto. Fai in tempo a mangiare l'ultimo gelato della stagione.

SAGITTARIO

Comportati come ti viene richiesto e non opporre obiezioni; prova ad essere una versione di te stesso spocchiosa, arrogante ma accondiscendente.

CAPRICORNO

Proponi a tuo inconscio cambiamenti che non riuscirai ad attuare. Accetta il tuo destino rovinando quello del prossimo tuo.

ACQUARIO

Aspettati l'imprevedibile: questo inizio di autunno il tuo comportamento può fare la differenza nelle relazioni, anche senza l'utilizzo di armi improprie.

PESCI

Cambia il tuo umore in base agli avvenimenti politici, in modo tale che la speranza dei tuoi colleghi di ritrovare una stabilità provochi una reazione a catena.


giovedì 4 luglio 2019

Oroscopo di Luglio

ARIETE

quando ti accorgi che le cose stanno andando male e intuisci che la giornata non si raddrizzerà irrigidisciti fingendo la morte come quelle famose caprette. Potrebbe salvarti l’anima.

TORO

le stelle non hanno in programma per te un’estate indimenticabile: cogli ogni occasione per mancare di rispetto alle istituzioni e al prossimo.

GEMELLI

L’ipotesi di una serena seconda metà dell’anno è andata a farsi benedire o lo farà molto presto; preparati al peggio facendo scorte di comfort food e alcolici.

CANCRO

Scongeli la tua fettina di carne mentre pensi a come hai fatto a finire così in basso; riprendi in mano la tua vita cercando qualcuno che ti porti a cena fuori.

LEONE

Sei la sentinella dei problemi altrui, ma non riesci a inquadrare nè tantomeno risolvere i tuoi; persuadi quei pochi amici che ti restano a fare le persone serie per una volta.

VERGINE

Hai una naturale propensione alle uscite a vuoto, che ti causa un difetto di credibilità da parte dei colleghi e parenti; non demordere e riuscirai a trasformarlo in un’arma a tuo favore.

BILANCIA

La sensazione che le cose possano cominciare ad andare bene ti terrorizza, causandoti una fastidiosa sensazione di benessere; combattila seguendo una dieta sana e possibilmente assumendo farmaci specifici.

SCORPIONE

L’espressione ebete del cassiere del supermercato ti ispira una sicurezza che non credevi di aver più; cerca di essere responsabile dei fallimenti altrui più che dei tuoi.

SAGITTARIO

Semini vento nella vana speranza di raccogliere al più presto tempesta in questo afoso luglio; dimentica le buone azioni e trova qualcuno che porti al mare e ti veneri.

CAPRICORNO

L’attesa della cena è essa stessa la cena, queste le parole del tuo dietologo; diffondi malumore e maldicenze in giro e rispondigli che sei in attesa di pagarlo.

ACQUARIO

Constatare la tua inadeguatezza questo mese potrebbe costarti di più di quanto fossi abituato in passato; metti una pietra su ciò che è accaduto e fissala con aria nostalgica.

PESCI

L’essenza stessa della felicità probabilmente si trova nell’infelicità degli altri; con questi pensieri filosofici ti appresti a vivere un’estate di disinteresse.

venerdì 4 gennaio 2019

Recensione di Aquaman, ovvero perché non voglio più tornare al cinema per i prossimi 5 anni. (Spoiler Alert)

Era solo una questione di tempo quella che mi separava da una poltrona rossa davanti a uno schermo posto troppo in basso, in un ex cinema moderno, sul quale avrebbero proiettato l’ennesimo film di supereroi, nella fattispecie supereroi della DC comics. Questa flagellazione impostami dai miei amici ha una frequenza regolare nel corso del tempo pari soltanto ai tentativi, riusciti o meno, di furto della mia auto che si perpetrano nei primi giorni di gennaio da qualche anno a questa parte. C’è da dire a discolpa dei ladri che la tradizione dei supereroi va avanti da più tempo, anche se fortunatamente non si tratta sempre di eroi DC.
Ad ogni modo ci ritroviamo in tre sulla soglia del cinema, tutti sopra la soglia dei trent’anni, a spegnere quella che aveva tutta l’impressione di essere l’ultima sigaretta frutto del desiderio finale del condannato a morte, esecuzione sentenziata attraverso l’assunzione di quantità spropositate di Chipster e coca cola annacquata, finanziate dal risparmio su due ingressi (Dio benedica i voucher). Chiaramente l’esperienza ci suggeriva che non sarebbe stato il cibo spazzatura di cui avevamo già abusato durante la proiezione dei trailer a rovinarci il fegato per cui, animo in pace e bocche cucite imposte dalle due file precedenti e successive alle nostre, ci accingiamo alla visione del film. Aquaman è il genere di film di genesi degli eroi che induce lo spettatore avvezzo a tale tipo di visione sin dall’infanzia allo stracciamento istintivo dei propri genitali, tanto è vero che i miei due compagni seduti accanto a me galleggiano tra il sonno e la veglia per tutta la prima metà del film (forse l’età è ormai troppo avanzata per cominciare a vedere un film alle 22.30). Ma al di là della questione del sonno all’inizio Aquaman è proprio quel tipo di film che ti fa sperare che qualcuno ti disturbi al cellulare e che sia abbastanza importante da farti alzare e uscire dal cinema, a pensare al futuro e lasciarti dietro per sempre gli effetti speciali, Nicole Kidman imbalsamata in un sarcofago di plastica e gli assoli di chitarra elettrica didascalici sui primi piani di Jason Momoa che sorride furbetto dopo aver spaccato il cranio a qualcuno. Così mentre lentamente il nostro film scorre sempre più giù nelle profondità oceaniche, i nostri culi scivolano di pari passo sempre più in basso nelle nostre poltrone fino a che le luci si accendono per la fine del primo tempo che qualche dio generoso ha deciso di reinserire negli spettacoli o forse appositamente soltanto per pietà verso di noi.
Non sono ancora tutti rientrati in sala quando la protagonista femminile, vagamente ispirata alla Sirenetta Disney, decide di buttarsi senza paracadute da un aereo in volo sul deserto del Sahara, seguita a ruota da una battuta stracciacazzi applausi sulle rosse e da Aquaman stesso, in un repentino cambio di ambientazione che in combinazione con la pausa di cinque minuti stravolge non di poco il letargo sinaptico in cui erano caduti gli spettatori: e così, dopo un breve flirt nel bel mezzo del deserto i due si concedono una bella vacanza a Taormina prima di affrontare i temibili nemici di Atlantide, i cosiddetti trench (sic!), che con tutta evidenza sono generosamente finanziati dai produttori di cappotti a tre quarti impermeabili. Dopo un breve giro di abbracci coi parenti ritrovati si va subito a recuperare l’antico tridente, appena in tempo per compiere un mezzo genocidio che ferma una guerra mondiale sottomarina e lascia intendere chi comanda davvero adesso (Aquaman con una tuta da pesce).
Alla fine usciamo dal cinema che la temperatura è sotto zero ma almeno non siamo più in apnea e siamo abbastanza grati di essere sopravvissuti anche a questo strazio, ma sono consapevole che un pezzettino di cervello, anche molto piccolo, non funziona più come prima e piano piano mi sto abituando a farmi imboccare le cose come un bambino (o un perfetto cretino) che è ultimamente anche il target a cui punta il cinema, che a quanto pare ha lasciato il passo a Netflix per le cose serie (metà dei trailer trasmessi al cinema rimanda lì). È vero che al confronto con la trama di questo cinecomic, Jennifer Lopez col profilo instagram hackerato dal nipote risulta essere un thriller imprevedibile, è vero tutto, ma nonostante ciò questo film, citando Variety, davvero è un po’ uno shock che non faccia così schifo, anche se il presentimento è che ciò non sia dovuto alla bravura di chi l’ha fatto.